Come cambia la nostra alimentazione in primavera

L'alimentazione è un elemento fondamentale per la nostra salute fisica e mentale, varia da soggetto a soggetto e udite udite varia anche di stagione in stagione.
Per chi è già stato seguito da un nutrizionista sa bene che la stagionalità ha un'importanza rilevante nella scelta degli alimenti da assumere.
Scegliere e variare il proprio regime alimentare anche in base alla stagione può migliorare notevolmente la qualità della nostra vita e della nostra salute, arrivando persino a prevenire l'insorgere di diverse patologie.


Come cambia la nostra alimentazione?

Innanzitutto cambia in base alla stagionalità degli alimenti, sarà sicuramente difficile reperire un'anguria a dicembre, e poi in base alle diverse condizioni climatiche che influiscono sul nostro organismo.
In inverno la frutta, principalmente agrumi, è carica di vitamina C ed antiossidanti, mentre d'estate è fonte di energia ma meno di vitamina c (esempio melone ed anguria).


Le temperature condizioneranno notevolmente la scelta del proprio regime alimentare.
Alcuni alimenti, come i legumi, saranno sicuramente consumati in maggior quantità nei mesi invernali in cui i piatti caldi saranno quelli più ricercati, mentre in estate i cereali saranno all'ordine del giorno ed accostati generalmente ad un'insalata fresca.

Quali sono le stagioni più 'critiche' per l'alimentazione?

 Sicuramente quelle di transizione quindi autunno e primavera. Questo perché in questi periodi dell'anno, c'è un alto rischio di riacuire alcune patologie nei soggetti sensibili.
 Gastriti, psoriasi e disbiosi intestinali potrebbero rifare capolino nei soggetti particolarmente delicati, per cui scegliere con attenzione gli alimenti che vengono assunti è fondamentale per limitarne la ricomparsa.

 Per i soggetti più delicati, in questo particolare periodo dell'anno si cercheranno di evitare o ridurre sostanze 'infiammatorie' come cereali, latticini, carni rossi, zuccheri semplici (ad esclusione della frutta) e legumi e anche sostanze fermentanti in generale.

Cosa fare quindi in primavera?

Innanzitutto bisognerebbe sottoporsi regolarmente a dei test (che si possono fare direttamente dal nutrizionista) in grado di rilevare massa magra massa grassa e percentuale di idratazione corporea in modo da poter lavorare in modo mirato sul soggetto.
Porre particolare attenzione all'apporto idrico. 
In primavera il corpo è sottoposto alla transizione dal freddo dell'inverno al caldo dell'estate, quindi dal poco senso di sete dell'inverno alla più frequente ricerca dell'acqua nei mesi caldi. In questa fase è indispensabile aumentare notevolmente l'assunzione di acqua anche se il nostro corpo non sembra darci segnali di sete (questo perché appunto è in transizione).
Inoltre la primavera è in assoluto a stagione in cui bisognerebbe assumere più frutta, nonostante sia anche quella in cui c'è meno varietà.

Alimenti SI e NO in primavera?

Si alla frutta e gustosi centrifugati  a base di mela, kiwi, pera, fragole, ananas.
Si alle carni bianche, tacchino e pollo
Si a carciofi, zucchine, lattuga, bieta, cime di rapa, e finocchi, avocado.
Si a pesce una anche due volte a settimana
Si Si Si al riso 


NO carni rosse
NO fritti
NO condimenti in quantità eccessiva ( il quanto basta deve essere all'ordine del giorno)
NO eccessivo consumo di legumi
E soprattutto MAI saltare gli spuntini ( frutta secca in primis)!


Questi sopracitati sono solo alcuni consigli e brevi cenni sul mondo dell'alimentazione.
E' importante ricordare che ogni soggetto è diverso ed è quindi tramite l' analisi del caso specifico che si può creare un piano alimentare che dia risultati.
Consultate il vostro nutrizionista.

AUTORE:


Dott. Daniele Fortunato
Biologo e nutrizionista

















 






















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