Le cattive abitudini alimentari che non aiutano la tua silhouette

'Mi alleno, mangio poco ma non dimagrisco.'

Questa frase l’ho già sentita, a dire la verità piuttosto spesso. Quali possono essere le cause di un blocco della perdita di peso in una persona che si allena e mangia poco? 

Spesso crediamo di far tutto nel modo giusto, sappiamo con certezza che mangiando poco dimagriremo ed allenandoci consumeremo più calorie quindi dimagriremo ancora di più, ma siamo proprio sicuri che questi concetti siano corretti? Siamo sicuri che meno mangiamo e più dimagriamo? Siamo sicuri che più ci alleniamo più calorie consumiamo e più dimagriremo?
Come avrete già intuito le cose sono un po più complesse, la nutrizione purtroppo non è regolata da semplici calcoli matematici come molti purtroppo sostengono.

Alcuni esempi pratici:

1)Spesso capita che una persona inizi un percorso di allenamento e contemporaneamente  una dieta e, nonostante questo sia effettivamente il modo migliore per perdere grasso, i conti non tornano; infatti dopo una iniziale perdita di peso si arriva presto ad un blocco che desta sconforto e numerosi interrogativi sulla validità del percorso stesso. 

Il motivo è semplice: si perde grasso ma contemporaneamente si mette muscolo; se la dieta è corretta la massa muscolare dopo un breve periodo iniziale comincerà ad incrementare, e spesso capita che l’incremento della massa muscolare compensi la perdita di massa grassa, per cui il peso totale del corpo rimane invariato per un certo periodo di tempo. 

2) Altre volte invece le cose non vanno così bene e si assiste ad un fenomeno noto come blocco metabolico: se la dieta non è adeguata infatti possono succedere diverse cose. 

Un esempio è rappresentato dalla persona che si allena molto e mangia troppo poco; dopo l'iniziale perdita di peso si comincerà ad intaccare la massa muscolare. La massa muscolare è la parte metabolicamente attiva del nostro organismo per cui se verrà pesantemente intaccata porterà inevitabilmente ad un rallentamento del metabolismo, ovvero della capacità del nostro corpo di bruciare calorie: ecco che pian piano il dimagrimento si arresterà inevitabilmente. 

3) Un altro esempio è rappresentato dalla persona che allenandosi è convinta di poter mangiare di più e potersi permettere molte più eccezioni, magari perchè sul cardiofrequenzimetro ha letto che con una sessione di bike ha bruciato più di 1000 kcal e si è allenata 2 volte a settimana.....Bene, vi assicuro che con piccole eccezioni quotidiane possiamo introdurre anche 4000 kcal a settimana in più, quindi ecco spiegato il perche del fallimento. Purtroppo “mi alleno per poter mangiare di più” non funziona mai. 

4) Poi c'è l'esempio della persona “informata sulla nutrizione” che mangia “correttamente” ma che inconsapevolmente compie degli errori grossolani che portano addirittura ad ingrassare.

E' il caso ad esempio di molti vegani che pur mangiando soltanto alimenti di origine vegetale e stando molto attenti alla salubrità di ciò che acquistano, ingrassano inesorabilmente perchè non sono capaci di bilanciare le sostanze nutritive che assumono giornalmente, e si ritrovano ad esempio ad introdurre quantità eccessive di carboidrati e quantità insufficienti di proteine. In questi casi basta rivolgersi al nutrizionista per bilanciare tutto ed avere i risultati sperati. 

Ci sono poi tutta una serie di casi in cui è proprio il tipo di allenamento ad essere sbagliato. se è vero che muoversi di più è sempre cosa buona e giusta, è vero anche che per raggiungere alcuni risultati, soprattutto in alcuni individui, il tipo di allenamento deve essere valutato sulla base di diversi parametri fisici e biologici, nonchè patologici (come spesso accade).

Infine quello che cerchiamo sempre di comunicare e di far capire a tutti è che abbinare un corretto allenamento ad una dieta personalizzata è proprio la strategia che garantisce i migliori risultati a lungo termine, l'importante è rivolgersi a specialisti del settore altamente qualificati.

AUTORE:

Dott. Daniele Fortunato

Biologo e nutrizionista