Fabrizio Fabri: quando il covid ti toglie il tempo ma tu corri per recuperarlo

Ogni maratona è a sé, unica e irripetibile, 42 km e 195 metri che raccontano una storia, un ricordo unico.

Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Fabrizio Fabri, ex calciatore, cliente del Club Interamnia da sempre praticamente e che come tantissimi altri nostri clienti sempre presente alla classica Maratonina Pretuziana, maratona non competitiva che si tiene a Teramo nella nostra città il 1° maggio da ormai 40 anni; ma qualcosa in Fabrizio è cambiato con l’arrivo del Covid e oggi si allena al Club con un obiettivo diverso e ben preciso: partecipare alle Maratone che si tengono in tutto il mondo, prossimo obiettivo la Maratona di Parigi che si terrà il 03 Aprile 2022. 


Come mai ti sei avvicinato al mondo delle Maratone?

Da ex calciatore lo sport ha sempre fatto parte della mia vita ma a 50 anni quando appendi le scarpette al chiodo e sei stato per tanto tempo agonista, arriva una pandemia che chiude tutte le palestre la corsa è stata l’unica valvola di sfogo per non fermarsi. Da qui è nata l’idea di prepararmi per la Maratona, idea condivisa con l’amico e preparatore Leone Valentini il quale non appeno gli ho comunicato il mio obiettivo ambizioso di voler partecipare alla Maratona di New York ha subito sgranato gli occhi, anzi non ricordo se me l’ha proprio detto “tu sei matto” ma l’ho fatto subito ricredere.

Quando hai iniziato questo percorso?

Per i primi 4 mesi la mia determinazione mi ha portato a concentrarmi solo ed esclusivamente sull’obiettivo rinunciando a una parte sociale fondamentale per me come cene, viaggi di famiglia. Ho trascorso la mia vita tra casa, lavoro e allenamenti. Quando però i sacrifici sono stati compensati dalle prime soddisfazioni come quella di essere riuscito a stare sotto le 4 ore alla mia prima Maratona quella di Barcellona tutto il percorso è diventato più “leggero”

A proposito di tempi, come è stato approcciarsi ad uno sport che prevedere tempi bassi?

Anche per i tempi mi sono posto degli obiettivi, il primo grande step sono stati i chilometri mentalmente parlando e anche fisicamente visto che per me già pensare ai 30 km era un muro insormontabile figuriamoci arrivare a 42 km e 195 metri; quindi inizialmente non pensavo minimamente al tempo visto che il mio corpo non era proprio abituato a percorsi lunghi e soprattutto a sforzi continuati nel tempo e come ho detto prima venendo dal calcio ero abituato a tutt’altra tipologia di lavoro sportivo. Essere seguito costantemente nel mio allenamento dagli istruttori del Club e dai consigli del Prof. Leone Valentini mi ha aiutato tantissimo: ad imparare a dosare le mie energie, a riposarmi, a mangiare bene pre e post allenamento, a vestirmi in una determinata maniera. Essere seguito dalla A alla Z. 

Quindi continui ad allenarti e a partecipare ad altre Maratone…

Assolutamente sì, credo in primis nello sport come stile di vita per stare bene ma soprattutto per le endorfine che un allenamento di produce a quel momento di positività, di benessere e poi quest’anno finalmente potrò partecipare anche alla tradizionale Maratonina Pretuziana con un altro spirito e allenamento dopo due anni di pandemia. 


Quale è stato il momento più difficile del tuo percorso?

Risale a quest’estate, allenarsi temperature elevate non è semplice e mentalmente è ancora più difficile perché si è nella stagione in cui si esce un po’ di più e rinunciare a tutto compreso ad un bel brindisi nei giorni di agosto insieme ad amici e familiari pesa davvero tanto, anche se penso che non dovendo dimostrare niente a nessuno se non a me stesso mi sono posto i giusti obiettivi, senza troppe rinunce, consapevole delle mie capacità e ho recuperato con un po’ più di fatica con l’allenamento del giorno dopo e questa cosa mi ha fatto capire che non bisogna mai porsi dei limiti perché volere è davvero potere. 

Abbiamo chiesto anche all’istruttore Maurizio Bilanzola che più ha seguito da vicino l’allenamento di Fabrizio,  insieme a tutta la squadra dei trainer coinvolti come Giuliano Rossi e il Prof. Leone Valentini, un commento sulla sfida che Fabrizio si è posto e sul percorso fatto insieme. 

L’allenamento di Fabrizio è stato caratterizzato da esercizi e frequenze sempre diversi, questo perché prevedeva obiettivi differenti in base alle capacità fisiche da migliorare. E’ stato interessante vedere insieme a Fabrizio il processo iniziale per poter realizzare un allenamento personalizzato in base alle prestazioni fisiche.


Il primo vero step per aiutare Fabrizio nel suo intento è stato valutare il grado di preparazione e di allenamento del suo corpo tramite test sia aerobici che muscolari

I test sono vari in base alla tipologia di sport e di obiettivo che una persona ha; per Fabrizio abbiamo effettuato un test Conconi ed uno incrementale che ci hanno permesso di stabilire la sua velocità e la sua frequenza di soglia di partenza

 Questa fase inziale ci consente di capire su quale capacità fisica dobbiamo focalizzarci maggiormente e di determinare le frequenze cardiache, le velocità e le pendenze di lavoro. 

Questo tipo di valutazione si sintetizza con tre punti:

1. Grado di allenamento
2. Raggiungimento dell’obiettivo, dato che i test vengono ripetuti dopo una certa frequenza di allenamento per stabilirne l’andamento
3. Personalizzazione

I test sono molto importanti nella realizzazione di una scheda di allenamento perché ci consentono di garantire un aumento graduale in base alle proprie prestazioni fisiche e poi perché come è noto tutto ciò che si può misurare si può anche migliorare.

Ho trovato gratificante come la preparazione tecnica e gli sforzi abbiano con Fabrizio raggiunto risultati incredibili. 

Un piccolo commento sul percorso di Fabrizio lo abbiamo chiesto anche all’amico e preparatore Prof. Leone Valentini, che ha un’esperienza trentennale nella preparazione di atleti maratoneti e non solo. 

Cosa mi ha stupito di Fabrizio? La metodica e la determinazione, ha seguito tutte le mie indicazioni, ha applicando i miei consigli con un rigore assoluto, si è affidato completamente e sono davvero orgoglioso dei risultati finora ottenuti e sono prontissimo a sostenerlo in tante altre sue sfide.

Torniamo a Fabrizio con un piccolo aneddoto. All’inizio dell’intervista si parlava della Maratona per lui più prestigiosa e lo sa chi è appassionato che in assoluto la più prestigiosa è bella di Boston, il nostro augurio Fabrizio è di poterti assistere anche per questo importante Maratona e che tu possa raggiungere i migliori risultati possibili. 




Commenti