LA STORIA DI FIORENZA, LUISA, ISABELLA, NADIA E GIOVANNA: “SIAMO ENTRATE COME TARTARUGHE E STIAMO USCENDO COME LEPRI”


L’errore più comune è pensare di non essere all’altezza: di un posto, di un ostacolo, di un lavoro, poi però quando inizi a fare i primi passi ti accorgi che forse eri tu a guardarti con occhi troppo critici e finalmente inizi a considerarti capace, ad allargare le spalle per aprirti al mondo ed ad avere quell’atteggiamento di autostima per raggiungere quello che vuoi

Facile a scrivere, ma come si fa il primo passo? Facendo squadra, d’altronde non potrai mai mettere a terra una palla se prima non c’è un altro giocatore che te le alzi.

Per questo oggi raccontiamo la storia di Fiorenza, Luisa, Isabella, Nadia e Giovanna che da mesi si allenano insieme all’istruttore Giuliano Rossi creando uno small gruppo di allenamento personalizzato. Ad essere sinceri intervistarle è stato effettivamente come avere davanti una squadra che si confronta, si sprona e si pone degli obiettivi sempre più ambiziosi


Siete da anni nostre clienti, quindi cosa vi porta a porre sempre fiducia nel Club?

Luisa: Non è solo la professionalità che vi distingue, ma anche la “coccola” di essere costantemente seguite. Anche quando non siamo con Giuliano ma da sole in sala attrezzi ci sta sempre un istruttore pronto ad aiutarci e a darci dei suggerimenti e in questo modo l’allenamento risulta sempre produttivo

Fiorenza: Il Club si dedica al nostro benessere a 360 gradi ma quello che più apprezziamo di questa palestra è la sua allegria, non ci sono “musi lunghi” e questo rende il tutto più piacevole

Cosa vi ha spinto ad iniziare questo “small group” di allenamento?


Luisa: È un po’ insolito da dire, ma è stata una sfida che ci ha lanciato proprio Giuliano e poi le cose capitano a chi le può affrontare; questa sfida l’abbiamo vista come un modo di dirci che siamo capaci, soprattutto dopo tutte le domande e insicurezze con cui lo tormentiamo sui nostri dolori e limiti autoimposti.

Nadia: Possiamo dire che la spinta è nata da un legame reciproco di fiducia sulle nostre capacità e sulla sua competenza

Com’è allenarsi in gruppo?

Isabella: Oltre a rendere la seduta di allenamento più motivante, il tempo passa più in fretta perché diventa di qualità, ormai siamo diventate amiche quindi condividiamo non solo gli esercizi ma anche la nostra quotidianità fuori dal club

Fiorenza: Si tira sempre un sospiro di sollievo quando si incontra una persona che prova la tua stessa sensazione, ti fa sentire meno sola e questo influisce sullo stress mentale riducendo la paura che ti blocca davanti ad un nuovo esercizio


Se doveste fare un confronto con le voi di prima, cosa uscirebbe fuori?

Giovanna:
Siamo entrate come tartarughe e stiamo uscendo come lepri. Siamo donne di una certa età ed è come se stessimo rivivendo una seconda giovinezza perché con questo allenamento stiamo andando a lavorare non solo sul fisico ma anche sulla mente. Giuliano ci sta aiutando a lavorare sui nostri piccoli dolori fisici il cui miglioramento influisce sulla nostra autostima. Per esempio, non ci siamo mai reputate capaci di andare sulla bike eppure l’altro giorno abbiamo fatto una intera lezione di Group Cycling con l’istruttrice Giorgia Puliti. Questa è un altro importante punto di forza del Club: con uno staff competente in diversi ambiti si può raggiungere benessere, sicurezza e obiettivi.

Com’è cambiato il vostro benessere?

Luisa:
Abbiamo iniziato tutte con piccole problematiche, anche se diverse e ci ritroviamo adesso che sono quasi scomparse tutte, dolori che non percepiamo più e finalmente abbiamo acquisito più fiducia in noi stesse

Cosa vi piace di più di questa tipologia di allenamento?

Nadia:
Il fatto di essere in uno small group, ossia un gruppo ristretto di allenamento in cui puoi essere seguito nel dettaglio e nel miglior modo possibile.

Fiorenza: Questo ci permette di avere la possibilità di essere corrette in tutti esercizi e di avere una persona che ci motiva sempre dall’inizio alla fine dell’allenamento; poi vorremmo aggiungere che avere questa attenzione porta anche ad avere una vera e propria educazione perché si cambia mentalità e si riesce a diventare più costanti e avere più cura di se stessi

Consigliereste ad altre persone, anche non con le stesse problematiche vostre, questo percorso?

Giovanna: Assolutamente sì, anche perché noi vediamo questo percorso come un privilegio. Non riusciamo a trovare un elemento negativo all’interno di questo percorso: abbiamo trovato delle amiche, abbiamo scoperto noi stesse, siamo migliorate fisicamente e mentalmente.

Isabella: Scoprire se stessi e migliorare la stima di sé è bellissimo, soprattutto in un mondo che va così veloce come quello di oggi dove sembra che ogni tanto si rimane indietro senza riuscire mai a raggiungere gli altri



Abbiamo chiesto un commento tecnico al nostro Fitness Manager Giuliano Rossi per capire come si è sviluppato il percorso di questo small group e quali sono i vantaggi di un allenamento di gruppo




Prima di parlare nello specifico di questo percorso, vorrei definire cos’è uno small group: un gruppo di un minimo di 3 persone e massimo 6 che si allena insieme e in modo personalizzato quindi questo vuole dire che il gruppo deve avere in parte lo stesso obiettivo; poco importa se le persone hanno età o preparazione fisica diversa

Avere una classe di questo numero aiuta anche il personal trainer a rendere l’allenamento più produttivo ed efficace perché avendo le stesse persone con stesso obiettivo, si crea un allenamento diversificato, che migliora ad ogni seduta.

Adesso torniamo a questo percorso che ha visto una fase inziale diviso in due sedute di “condizionamento” e cioè una conoscenza delle persone sia mentale che fisica attraverso dei test che mi ha permesso di capire la loro preparazione e conoscenza della tecnica degli esercizi

Dai test si è evinto che tutte loro hanno problemi metabolici e carenza di forza quindi stiamo lavorando a piccoli step fissando dei micro-obiettivi, come il raggiungimento di una determinata frequenza cardiaca, o il portare a termine una serie di un esercizio o il miglioramento rispetto alla seduta precedente del volume di lavoro, insomma tutti piccoli traguardi che aiutano a migliorare la loro prestazione fisica e che le portano verso il successo

Credo profondamente che lo small group sia anche una forma di educazione delle persone per proiettarle verso uno stile di vita più sano perché ho maggiore attenzione da dedicare e far capire quindi l’importanza di determinate azioni e dei loro fini



Tornando alle nostre “lepri”, questa testimonianza ci ha fatto capire che non è mai troppo tardi per rimettersi in gioco ma soprattutto che non è mai troppo tardi per imparare a guardarsi con i giusti occhi mettendo a tacere la paura e la scusa del “non ce la faccio”. Le nostre menti sono artefici dei nostri ostacoli e quando abbiamo qualcuno che ci prende per mano e ci fa capire che siamo capaci anche cadere per poi rialzarsi diventa parte di un percorso.




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