LA STORIA DI MICHELA E MANJOLA: RIPARTIRE DA SE STESSE
Spesso è difficile cercare di ricominciare, forse perché la
paura di un altro fallimento sembra seguirci come un’ombra. Ma, come dice Frank
Herbet nel suo romanzo “Dune”, non bisogna avere paura perché lasciarla vivere
vuol dire annullare totalmente se stessi; e noi valiamo molto di più
Ogni termine esiste perché esiste il suo contrario, quindi
se esiste il fallimento è perché esiste anche il successo che ognuno di noi
merita di raggiungere con i propri tempi, con i propri modi e se ci toccherà
rialzarci tante volte non vediamolo come un “allora non fa per me” ma come un
modo di rafforzarci; anche perché molto probabilmente si stava seguendo la
strada sbagliata
Per questo oggi raccontiamo le storie di Michela e Manjola
che hanno seguito da noi il progetto “Torna in forma”; un progetto nato non
solo per rimettersi in forma ma anche per aiutare i clienti a realizzare una
routine e una quotidianità di benessere
Da quanto
frequenti il Club e cosa ti ha portato da noi?
Manjola: Mi
ha incuriosito un vostro messaggio che spiegava la vostra iniziativa. Col senno
di poi posso dire che è stato un bene essermi fatta trascinare da quel
messaggio. Ho iniziato da poco, circa un mese, ma per me è un mondo tutto nuovo
ed iniziare bene da sempre una marcia in più
Michela: Sono
una veterana del Club, ho cominciato 15 anni fa con il nuoto. Ammetto che ho
scelto voi inizialmente per la comodità nel raggiungervi e per la bellezza
della struttura, ma quello che certamente mi fa rimanere è la competenza di
tutto il personale
Cosa ha
significato per te allenarti dopo il covid?
Manjola: Per
me è stato proprio e vero inizio, prima del covid non mi allenavo proprio. Il
significato non si può assumere con una sola frase. Trovare del tempo per se
stessi è fondamentale. Misurare le proprie forze anche. Quando poi si notano
anche tanti cambiamenti ti senti più motivata di continuare
Michela: Mi
ha aiutato a ritrovare ciò che si era perso con il covid e cioè una vita di
relazioni sociali oltre che una vita “normale”
Perché
hai deciso di aderire al nostro progetto?
Manjola: Per
gli estetismi che vedo da anni ma che non ho mai trattato. Ho abituato la mia
mente a convivere con l’idea che con l’età non si può fare un granché e diventa
sempre più lontana la possibilità di avvicinarsi a quegli estetismi
Michela: Perché
sentivo proprio il bisogno di tornare in forma e mi ero accorta di non farcela
totalmente da sola. Mi è capitata l’occasione di potermi far aiutare da persone
competenti e non ho perso tempo
Quale
cambiamento c’è stato in te?
Manjola: In
questo mese la mia quotidianità è migliorata. Sono stata più attivata,
organizzata e soddisfatta. Vedere persone di ogni età stare bene fisicamente
grazie all’allenamento aiuta ad azzerare le barriere mentali del tempo che non
c’è e di non farcela
Michela: Ammetto
che tra i miei numerosi impegni non è facile avere una quotidianità organizzata
in modo preciso ma mi sono promessa di regalare uno spazio al mio benessere
soprattutto dopo l’iniezione di entusiasmo che ho avuto da questo progetto. Ho
capito l’importanza di dedicarsi a se stessi con maggior impegno
In cosa
ti ha aiutato il Club?
Manjola: Il
Club mi ha aiutato a capire quanto sia importante il benessere personale per
essere d’aiuto ed efficace nei ruoli difficili che la vita familiare e
lavorativa ti assegnano
Michela: Quando
hai bisogno di ricominciare e di ricevere la spinta necessaria è importante
avere il giusto appoggio e in voi ho trovato il calore, la vicinanza,
l’interesse e la professionalità che servono per azzerare tutto e creare un
nuovo inizio
Quindi
questo progetto è stato un inizio adeguato per ritrovarsi?
Manjola: Pensavo
che l’età fosse un ostacolo per poter avere proprio un inizio invece mi trovo
sulla soglia dei 50 con una nuova prospettiva e una nuova me, che finalmente si
trova bene
Michela: Si
e anche molto. Senza questo progetto non avrei avuto la forza adeguata per
ricominciare gli allenamenti ma soprattutto di ritrovare me stessa. Come detto
in precedenza, avere la giusta spinta dalle persone giuste è fondamentale
Consiglieresti
questo percorso?
Manjola: Credo
che sia abbastanza ovvia la risposta. Questa esperienza mi ha dato tanto, soprattutto
la possibilità di vedermi da un punto di vista diverso e di darmi l’occasione
di mettermi in gioco buttando giù le barriere mentali. Quindi se lo consiglio?
Assolutamente sì
Michela: Assolutamente
sì, non solo per il rapporto qualità/prezzo dei servizi presenti nel progetto
ma soprattutto per la possibilità che regala di prendersi cura di sé e di
ottenere risultati desiderati
Abbiamo
parlato spesso di questo progetto “Torna in forma” ma in cosa consiste?
Il
progetto “Torna in forma” è un vero e proprio percorso da affrontare insieme in
modo che ognuno abbia la possibilità di raggiungere il benessere a 360°: questo
vuol dire tenere in considerazione tutti i rami che ne fanno parte e quindi lo
sport, la nutrizione e l’estetica
Per
questo si è creato un planning, che verrà poi personalizzato e rimodellato in
base alle esigenze e ai bisogni di ogni persona, che garantisca una
quotidianità e un’organizzazione volte ad ottenere i risultati in un tempo
anche breve
Il
percorso si divide sostanzialmente in cinque step partendo da un check iniziale
che sarà un colloquio conoscitivo con il nostro direttore tecnico: un modo per
farci conoscere e conoscervi con l’obiettivo di poter realizzare i primi passi
nel modo più dettagliato e giusti possibile
Lungo
il percorso, che si sviluppa in circa sei settimane, si avrà modo di concentrarsi
sullo sport attraverso allenamenti con il personal trainer, sull’estetica
attraverso trattamenti per modellare e ridefinire il corpo e sulla nutrizione
attraverso un colloquio conoscitivo con il nutrizionista per programmare un
piano alimentare
Come
testimoniato dai racconti questo percorso è anche un aiuto per riuscire a
ritrovare se stessi, dando importanza all’equilibrio organizzativo tra i vari
impegni senza tralasciare la possibilità di ritrovare una vita sociale e di
abbattere barriere mentali spesso autoimposte
Tornando a Michela e Manjola, dover ricominciare o
addirittura trovare dopo tempo un vero è proprio inizio non deve essere una
paura che si trasforma in ostacolo. Per quanto possa spaventare l’idea di
fallire, non c’è legge o documento che attesti che noi siamo semplicemente
destinati a fallire; ma anche in caso di fallimento nulla ci vieta di rialzarci
e ricominciare senza dar conto a chi è andato più veloce. Abbattiamo giù tutte
le barriere mentali, le idee sbagliate e la sensazione di non essere abbastanza
per dare spazio al proprio benessere
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