Nuoto Paralimpico: superare le sfide con determinazione

In occasione dei prossimi Giochi di Parigi è necessario parlare delle Paralimpiadi. Il Comitato Paralimpico è strutturato allo stesso modo del CONI: racchiude una Federazione per ogni sport che organizza eventi nazionali e internazionali per ogni disciplina per atleti con tutte le tipologie di disabilità. La disabilità intellettiva e relazionale ha invece una Federazione che si occupa di tutte le discipline sportive: la Federazione Italiana Sport Disabili Intellettivi e Relazionali.
 



L’Interamnia è società Fisdir da diversi anni ormai e ha una squadra composta oggi da 8 atleti prevalentemente con disturbo dello spettro autistico o Sindrome di Down che gareggiano nel nuoto e nel nuoto salvamento. Ogni anno la squadra partecipa ai Campionato Interregionali di nuoto e nuoto salvamento nella categoria promozionale I nostri atleti gareggiano sulla distanza dei 25 metri in tutti e 4 gli stili e nel trasporto del sacchetto da 1 kg e nel nuoto con ostacoli per la disciplina del salvamento.

Le prestazioni degli atleti paralimpici sia con disabilità fisica che intellettiva sono eccellenti, anzi, in considerazione delle difficoltà sono davvero straordinarie. Basti pensare che i tutti i nostri atleti fanno i 25 metri stile libero sotto i 30”. 





Le gare di nuoto presentano solo qualche adattamento in base alla disabilità ma per il resto sono assolutamente identiche a quelle che siamo abituati a vedere. 

Adattamento è la parola chiave: lo sport è lo stesso per tutti ma qualcuno ha bisogno che l’ambiente circostante preveda delle piccole modifiche in base alle sue specifiche necessità; quindi un cieco avrà qualcuno che lo avvisa che deve fare la virata, un amputato di braccia farà la partenza a dorso aggrappandosi con la bocca ad una corda e un paraplegico partirà senza il tuffo, e poi si nuota! Come tutti. La stessa cosa vale per i bambini che si avvicinano alla pratica sportiva: ogni bambino ha le sue particolari esigenze che i nostri istruttori valutano; alcuni bambini ne hanno qualcuna in più. 




I corsi di nuoto adattato che svolgiamo presso la nostra struttura con istruttori qualificati dalla Fisdir sono specifici per riconoscere e rispettare le particolari specificità e si plasmano intorno a queste con l’obiettivo di portare il bambino ai suoi massimi livelli; sicuramente si dovrà avere un po’ di pazienza perché ognuno ha i suoi tempi, ma se si ha costanza vi garantisco che nuoteranno. 

Nella disabilità intellettiva, in particolare, inoltre si aggiungono altri obiettivi collaterali finalizzati ad una piena realizzazione del piccolo atleta come futuro adulto.

L’autonomia e lo star bene insieme agli altri rispettando le regole sono finalità prioritarie che vanno perseguite anche durante l’attività sportiva e che richiedono sia ai tecnici che ai giovani atleti un impegno pari a quello fisico. 

All’Interamnia i ragazzi con disabilità che si approcciano al nuoto iniziano da soli con l’istruttore nelle corsie della scuola nuoto in modo da poter socializzare, poi proseguono a coppie o in piccoli gruppi con l’intento di entrare un giorno in squadra e gareggiare anche loro. Per concludere: per questioni organizzative ci sono le Olimpiadi e le Paralimpiadi, i corsi di nuoto e i corsi di nuoto adattato ma lo sport è uno solo, ed è per tutti.



AUTORE:
Francesca De Nrigis
Istruttrice Fisdir




















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