Domani smetto: le conseguenze del deallenamento
Mi sono sempre chiesta se decidere di non allenarsi da un giorno ad un altro sia una decisione che viene presa a tavolino con cognizione di causa oppure è un qualcosa che ti prende alla sprovvista e senza volerlo ti ritrovi a non allenarti e andare in palestra da più di 20 giorni e non sai perché.
Viene definito deallemanento o detraining in inglese, ed è secondo wikipedia è un fenomeno che indica la parziale o la completa perdita di adattamenti fisiologici, anatomici e prestativi legati all'esercizio fisico come una conseguenza di un periodo temporale di durata variabile in cui avviene una riduzione o una cessazione dell'attività fisica.
Capitano a tutti i momenti no nella vita ma in questi momenti no non penseremmo mai di smettere di dormire o mangiare, per me allenare il corpo dovrebbe essere un bisogno fisiologico, primario secondo la piramide di Maslow.
In questo periodo, sento davvero troppo spesso persone che mi dicono che d’estate si trasferiscono al mare e quindi interrompono l’allenamento, oppure d’estate sostituisco l’allenamento con le passeggiate in bicicletta oppure d’estate fa caldo ricomincio ad ottobre. Tralasciando il fatto che a mio avviso sono alibi di chi non vede l’allenamento come un bisogno primario oggi vorrei menzionare alcune conseguenze del deallenamento.
A questo punto mi sento di dare due consigli in merito, a chi non vede l’allenamento come un bisogno fisiologico:
Quindi che sia inverno o estete, che sia indoor o outdoor oltre a fissarci obiettivi canonici come dimagrire, tonificare, ecc.. poniamoci uno e un solo obiettivo: trasformare l’allenamento in bisogno fisiologico per il nostro corpo ma soprattutto per la nostra mente.
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Viene definito deallemanento o detraining in inglese, ed è secondo wikipedia è un fenomeno che indica la parziale o la completa perdita di adattamenti fisiologici, anatomici e prestativi legati all'esercizio fisico come una conseguenza di un periodo temporale di durata variabile in cui avviene una riduzione o una cessazione dell'attività fisica.
Capitano a tutti i momenti no nella vita ma in questi momenti no non penseremmo mai di smettere di dormire o mangiare, per me allenare il corpo dovrebbe essere un bisogno fisiologico, primario secondo la piramide di Maslow.
In questo periodo, sento davvero troppo spesso persone che mi dicono che d’estate si trasferiscono al mare e quindi interrompono l’allenamento, oppure d’estate sostituisco l’allenamento con le passeggiate in bicicletta oppure d’estate fa caldo ricomincio ad ottobre. Tralasciando il fatto che a mio avviso sono alibi di chi non vede l’allenamento come un bisogno primario oggi vorrei menzionare alcune conseguenze del deallenamento.
- Cosa succede se ci prendiamo una pausa dall’allenamento, ossia meno di 4 settimane? La resistenza è la prima a risentirne, non si nota molta differenza nella forza muscolare se non i muscoli potrebbero sembrare più piccoli per il calo di glicogeno.Si potrebbe avvertire meno flessibilità, per chi fa yoga potrebbe notare difficoltà nel mantenere alcune posizioni dopo 3 settimane di pausa.
- Cosa succede se ci prendiamo una pausa dall’allenamento, ossia più di 4 settimane? I benefici guadagnati con l’allenamento precedente continueranno a diminuire in termini di resistenza ancora di più, il corpo inizierà a perdere massa magra anche se non è detto che aumenta la massa grassa, sicuro è che il deallenamento incide sul nostro metabolismo e in base alle abitudini alimentare potrebbe anche aumentare la % di grasso.
A questo punto mi sento di dare due consigli in merito, a chi non vede l’allenamento come un bisogno fisiologico:
- Sospendere completamente l’allenamento non è mai consigliato, quindi perchè non ridurre l’intensità anziché fermarsi completamente? Ovviamente ciò non vuol dire sostituire l’allenamento fatto 2/3 settimane in palestra con le passeggiate in bicicletta ma avere un mini programma da poter fare in spiaggia, a casa consigliato dal trainer che ti conosce nei tuoi punti di forza e debolezza
- Interrompere l’attività fisica rischia di vanificare i risultati ottenuti e se abbiamo investito tempo, volontà d’inverno per raggiungere il risultato sperato in termini di tonicità, perchè interrompere l’attività proprio nel periodo in cui ci si scopre di più?
- l’estate è fatta per allenarsi, per sfruttare gli spazi all’aperto per fare allenamento outdoor soprattutto guidati dai nostri trainer senza improvvisarsi; sfruttare il mare o la montagna con nuotate, passeggiate sempre seguiti dai consigli del nostro trainer che aggiungerà magari sessioni di stretching o bonificazione pre o post uscita
- Le temperature elevate del periodo estivo ci portano a bruciare più facilmente il grasso, il livello di testosterone aumenta quando cresce nell’organismo la presenza di vitamina D, sostanza che aumenta nell’organismo proprio in seguito all’esposizione ai raggi solari. Questo aumento favorisce il raggiungimento della miglior forma fisica e fa sì che la persona possa ottenere più facilmente i risultati prefissati, sia che questo sia un semplice stare in forma, sia che ci si prefigga un dimagrimento o un aumento della massa magra.
AUTORE:
Giorgia D'Autorio
Club Manager
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